La coltivazione della terra riflette il nostro modo di pensare e di concepire le relazioni interpersonali?
Secondo Vandana Shiva, scienziata e filosofa indiana, attivista, la risposta è senza dubbio affermativa ed è questo pensiero che ha sviluppato, alcuni anni fa, in un volume chiaro e conciso, Monocolture della mente, edito da Bollati e Boringhieri nel 1995.
“La diversità è il carattere distintivo della natura e il fondamento della stabilità ecologica. Diversi ecosistemi danno luogo a forme di vita e culture diverse. La coevoluzione delle culture, delle forme di vita e degli habitat mantiene intatta la diversità biologica del pianeta. Diversità culturale e diversità biologica si tengono“. pg.64.
Non ci può essere un solo modo di coltivare la terra, perché ogni habitat ha specificità diverse. Tuttavia, il paradigma monoculturale, diffusosi ovunque e teso a eliminare le diversità nelle coltivazioni, è frutto di un pensiero che globalizza, impoverendo la ricchezza delle specificità, sia biologiche che culturali.
Leave a Reply