Campagne intorno a Guzzano

Un giorno Nadia ha avuto un incidente dal quale è fortunatamente uscita illesa, la sua auto, invece, era ormai distrutta ma da allora Nadia ha preso la decisione di non comprare un’altra auto.

Il suo compagno l’ha appoggiata e insieme hanno scelto di vivere senza mettere in circolazione una nuova auto con tutte le esigenze dei loro due bambini e pur abitando in un piccolo paese di provincia.

Collodi: a pochi passi dal borgo di Guzzano

Sicuramente si tratta di una scelta non facile che porta con sé tante rinunce. Una scelta da valutare attentamente e che evidenzia la carenza cronica di mezzi pubblici nei piccoli centri. Il problema non riguarda solo la provincia: nelle città, la carenza si evidenzia in certe fasce orarie, per esempio le ore serali e notturne.

Paradossalmente i cittadini non vengono affatto incoraggiati a lasciare l’auto nonostante le città e le strade siano piene di traffico e di ingorghi.

Treni e bus sono terribilmente insicuri.

Sui treni, per esempio, le cronache ci riportano spesso notizie di furti o violenze mentre nessuno si stupisce più che sugli autobus ci siano cartelli che invitano a stare attenti ai ladri.

Insomma, se da una parte la nostra crisi ecologica richiederebbe che l’uso dell’auto venisse diminuito, dall’altra i cittadini, per tante ragioni, non vengono affatto invogliati a farlo e la scelta di Nadia è decisamente faticosa.

In Italia, le famiglie che hanno scelto di vivere senza l’auto sono stimate intorno al 15% del totale e organizzano raduni annuali aggiornandosi attraverso una pagina Facebook dedicata. Questo dimostra che vivere senza l’auto non è impossibile nonostante le mille difficoltà. Esistono anche città dichiarate car free: per ora poche, ma molto motivate.

Ecco come Nadia ha motivato la sua decisione:

Salve Nadia, come sei riuscita a organizzarti nella vita di tutti i giorni senza più possedere l’automobile?

Salve, intanto vorrei fare una precisazione: nel nostro caso, vivere senza macchina non vuol dire non usarla. Significa usarla meno e con più attenzione.

Guzzano: la Via degli Gnomi

Cosa intendi?

Intendo che nel luogo dove abitiamo noi i mezzi pubblici sono ridotti all’osso (3 corse di bus in un’intera giornata) per questo sono costretta a chiedere l’auto a mia madre.

Quando ho l’auto di mia madre cerco di mettere insieme più commissioni possibile cercando di minimizzare gli sprechi, per esempio facendo la spesa ogni 10 gg e non di più. Mi piace fare il pane regolarmente in casa, non tanto perché non ho la macchina per andare a comprarlo ogni giorno, ma perché è più sano…Lo farei comunque, come l’orto. Abbiamo la fortuna di avere un po’ di terra e abbiamo iniziato a coltivare un orto, prendercene cura è sempre stato un nostro desiderio. Ne ricaviamo un po’ di verdura fresca ma siamo solo agli inizi.

Abitando in campagna c’è il vantaggio di poter contare su tante erbe spontanee e diversi alberi da frutto, che in tanti casi sono ormai abbandonati e offrono frutta a volontà durante tutta la bella stagione. Mio figlio si è divertito tutta l’estate a fare marmellate con la nonna.

Alture intorno a Guzzano

Chiedi l’auto a tua madre e quando non la hai come ti organizzi?

Per tutto quello che è vicino casa cerco di raggiungerlo a piedi dal momento che sono una buona camminatrice, per il resto, prendo l’autobus o il treno anche se sono mezzi costosi soprattutto se vogliamo spostarci con tutta la famiglia.

Le gite al mare d’estate diventano un po’ un piccolo evento!

La bicicletta ci è molto utile in tante occasioni e poi esistono i passaggi casuali ovvero la possibilità di usufruire della gentilezza di amici e conoscenti che stanno andando proprio dove devo andare io: un modo di relazionarsi inquinando di meno.

Nadia e Sergio: panorama di Villa Basilica

Credo sia difficile per voi fare progetti a lungo termine

Mi affido all’idea che in qualche modo troverò la soluzione giusta: un’auto prestata, un mezzo pubblico, una bici, un passaggio casuale. Con un po’ di fiducia e di pazienza, per la mia esperienza, arriva sempre ciò che ci serve in quel momento.

Certo ho bisogno di organizzarmi in anticipo ma in generale tutto questo mi fa sentire molto più libera e poi ci sono meno costi nel complesso.

Sicuramente non puoi fare tutto quello che facevi prima

Abbiamo imparato a valutare con più attenzione dove andare e come investire il nostro tempo. In altre parole, siamo diventati molto più selettivi.

Cosa ti sta insegnando questa esperienza?

Mi sta insegnando a apprezzare meglio le cose semplici che ci sono intorno a me e questo ritmo più lento dell’andare a piedi mi fa comprendere che c’è un’ enorme abbondanza intorno a noi che spesso ignoriamo e dovremmo imparare a valorizzare.

Pensando a fenomeni come carsharing, carpooling o BlaBlaCar credi che questa tendenza si diffonderà sempre di più?

Mi piacerebbe tanto che una maggiore sensibilità ambientale si diffondesse sempre di più tra le persone, sia perché così l’ambiente ne gioverebbe sia perché ne gioverebbero le relazioni umane e ormai si sa, le due cose vanno di pari passo.

Tu e la tua famiglia avete progetti per il futuro?

Si, ne abbiamo più di uno.

C’è il desiderio di creare un ecovillaggio proprio qui a Guzzano. Coltiviamo il sogno di più famiglie che vivano vicine e si aiutino reciprocamente nei più svariati modi. A Guzzano, vicino Collodi, il paese di Pinocchio, ci sono numerose case in vendita. Altre ormai disabitate e qualcuna ormai messa all’asta. I prezzi della zona sono molto più bassi di quelli in pianura. Si tratta di abitazioni rustiche dislocate tra castagni, noccioli e oliveti. Molti terreni, ormai abbandonati, potrebbero essere, invece, presi in comodato d’uso.

Ulivi a Guzzano

Poi, nell’ultimo periodo, sull’onda dell’imperante diffusione del virtuale causata dal distanziamento sociale legato al Covid ho ideato con mio marito Sergio un progetto che consiste nell’inviare per posta tradizionale fiabe, racconti, pensieri. Viva la lentezza! Siamo in controtendenza e ci sembra che ci sia il rischio di stare diventando tutti un po’ troppo distanti e virtuali ormai.

Ci piace l’idea che questi messaggi possano essere regalati alle persone o richiesti per se stessi da chi crede di apprezzarli.

Questi messaggi hanno una caratteristica particolare? Come si fa per riceverli?

Certo! Sono tutti corredati da un bottone diverso, (in fondo è un modo di attaccare bottone, no?)

Se volete un messaggio con bottone per voi o volete regalarlo a qualcuno contattatemi al 0572 43511.

Nadia al Pozzo delle Fiabe

Per chi desidera conoscerti meglio consiglio la lettura di Takket Vaere Melk, una storia visionaria e surreale, un libro digitale che hai pubblicato anni fa. A proposito, che lavoro fai?

Mi definisco un’artista itinerante, offro fiabe e pensieri camminando per la città di Lucca in cambio di ciò che ciascuno vorrà offrire liberamente.

Nadia Bernazzi alla Versiliana a Natale 2018

Nadia Mary Poppins a Lucca